domenica 15 aprile 2018

SCHEDA TECNICA APE C

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Nel 1956 arriviamo al terzo modello prodotto, l'Ape C. Un modello rivoluzionari, viste le grandi novità apportate, dal cambio totale di design che abbandona maggiormente quello scooteristico vista l'introduzione della cabina in modo definitivo, seppur senza le portiere. I modelli prodotti sono ben otto: telaio, pianale normale, pianale con cabina, ribaltabile normale, ribaltabile con cabina, furgone normale, furgone con cabina e calessino. Per normale si intende che è presente soltanto lo scudo frontale, e non la cabina chiusa senza portiere. Tutta la composizione di ogni modello, fatta eccezione per il cassone del calessino, era in ferro. Il Calessino, appunto, possedeva il classico cassone in legno delle serie precedenti, con la sola aggiunta dello scudo frontale.
La portata del modello base era di 350 kg ed era adatto al trasporto anche di due persone nella cabina, purchè il peso totale non superasse i 650 kg.

I cc erano sempre 150 come nel caso dell'Ape B.
Inizialmente data come optional, la retromarcia fu poi applicata su ogni veicolo fabbricato, a partire dal settembre del 1958, due anni dopo l'inizio della produzione.
La seconda versione prodotta fu l'Ape C2, famoso per la versione personalizzata ed usata dall'Alitalia nei servizi aeroportuali. Spicca la presenza delle portiere, introdotte all'inizio della produzione di questa versione nel 1958 finita nel 1960. Questo veicolo speciale fu adattato alla sua funzione, con l'introduzione delle luci d'ingombro anteriori e del numero di telaio, oltre all'accensione più facile perchè di tipo automobilistico. 

Un'altra interessante e sorprendente versione dell'Ape C2 fu quella prodotta per scopo cinematografico. La versione di base era il modello mezza cabina, prodotto appositamente sulla base del furgone metallico con parabrezza. 

Le modifiche al motore rispetto alla versione C differenziano da questo primo modello l'Ape C2.
Dopo il C3 del 1960, la produzione targata C vede il suo ultimo modello con la versione C4. Essa fu prodotta in 5 versioni: pianale, pianale ribaltabile, furgone, furgone ribaltabile e calessino. Tutte le versioni riscossero molto successo, specialmente nell'ambito dei cantieri. La differenza principale rispetto ai precedenti sono il vetro più ampio e le porte incernierate sul davanti. Furono migliorati anche i freni.

Scheda tecnica fra una settimana: l'Ape D.

mercoledì 11 aprile 2018

APPUNTAMENTO PER DOMENICA

Nell'ambito della manifestazione Mostra Scambio che si terrà domenica nel chiostro sud di Sant'Antonio, sarà aperta dalle ore nove anche la sede del Museo dell'Ape Car nel chiostro nord! Se volete visitarci, è il momento giusto!

Per ulteriori info, mandateci una mail o guardate sul sito degli organizzatori.


lunedì 9 aprile 2018

SCHEDA TECNICA APE B150

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L'Ape B150 fu lanciato dalla Piaggio nel 1953 come evoluzione dell'Ape A125. L'unica nota differente è la nuova cilindrata del motore, oltre a dei nuovi allestimenti extra: viene infatti introdotto il modello con il furgone metallico oltre alla copertura della cabina attraverso uno scudo frontale con annessa una parte per il tettuccio, ma senza le portiere che vennero introdotte dall'Ape C.
Questo modello, come nell'esempio sotto, è stato usato principalmente in campo pubblicitario, come fatto dalla ditta Migone Liquori o dalla famosa Motta, attirando molti clienti che erano a loro volta stati colpiti dal motofurgone adibito appunto a scopo pubblicitario.
Nella foto sottostante, l'edizione della Migone Liquori senza però la presenza dello scudo frontale, ma solo quella della copertura metallica del cassone.




Ci sono stati ovviamente dei modelli anche con coperture simili a quella dell'Ape A, per esempio la versione cassone chiuso telonato del 1955, ma un'altra grande novità è stata la versione del 1956 con la copertura anteriore ed il cassone telonato o aperto, a differenza dell'edizione precedente dove era in telone pure lo scudo frontale.




Altre caratteristiche edizioni dell'Ape B, pure rappresentate sottoforma di modellini, sono diventate famose per la loro particolarità, ad esempio la versione carretto siciliano del 1953.


Questo Ape per molti è una fotocopia dell'Ape A, ma la particolarità del motore e alcune nuove versioni ne attestano la diversità e l'evoluzione.
Prossima scheda tecnica tra una settimana: l'Ape C, avvento delle cabine chiuse e di un pianale più rinforzato.